L'eruzione del 1865
Inizio eruzione: 30 gennaio 1865
Fine eruzione: 28 giugno 1865
Durata: ? giorni
Quota bocche: 2200 mt - 1650 mt
Fronte lavico più avanzato: 890 mt
PHOTO: Antonio De Luca
Il 30 gennaio 1865 sul fianco nord-orientale del vulcano in prossimità di Monte Frumento delle Concazze, si apre una frattura che da quota 2220 metri, in pochi giorni, scende fino a raggiungere la quota di 1650 m, dopo alcuni giorni con attività sismica frequente e profondi boati. Lungo questa frattura dai 1700 e i 1650 metri, si formano le bocche eruttive e otto fontane di lava sgorgano dal terreno. Si costruiscono così, una serie di coni chiamati oggi Monti Sartorius. La colata che emerge alla loro base è molto fluida e percorre ben 6 Km in appena due giorni, dando molta apprenzione a valle. Fortunatamente però il flusso non minaccia i centri abitati e la lava scorre serenamente tra i boschi di questa parte del vulcano. A marzo, i fenomeni sembrano diminuire
repentinamente, ma in seguito, il 25 marzo, l'attività riprende con vigore. L’attività esplosiva si conclude il 10 giugno, mentre per vedere cessare l’emissione di lava si deve aspettare fino al 28 giugno 1865.
Attraverso i Monti Sartorius oggi passa un sentiero natura del Parco Regionale dell’Etna, passando da questo sentiero in terra battuta è possibile ammirare la struttura dei coni e varie bombe lanciate durante l’attività eruttiva. La cosa più straordinaria da ammirare è la colata di lava che si estende per ben 8 Km con uno spessore medio di 12 m. I prodotti espulsi durante l'eruzione hanno dato luogo ad una serie di edifici piroclastici a forma di tronco di cono tra loro coalescenti, la cui morfologia è stata condizionata dai forti venti che spirarono da settentrione durante il primo periodo dell'eruzione: gli orli dei crateri sono infatti generalmente più alti nelle loro porzioni meridionali, testimoniando che la ricaduta dei materiali piroclastici veniva condizionata dal vento.
PHOTO: Giorgio Costa