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L'eruzione del 1923

Inizio eruzione: 17 giugno 1923

Fine eruzione: 18 luglio 1923
Durata: 31 giorni

Quota bocche: 2500 mt - 2000 mt

Fronte lavico più avanzato: 600 mt

L'eruzione del 1923, iniziata il 17 giugno e conclusasi dopo 31 giorni, il 18 Luglio, ha interessato il versante Nord-Orientale con la formazione di un lungo sistema di fessure eruttive, orientato NE-SO, che da una quota di circa 2500 mt si è sviluppato fino a circa 2000 mt nei pressi di Monte Nero. La fessura eruttiva fu caratterizzata da una breve ma intensa attività esplosiva di tipo stromboliano che portò alla formazione di bastioni di scorie saldate e hornitos allineati per centinaia di metri. Dalle bocche effusive principali, localizzate fra quota 2300 mt e 2000 mt, fu generata una colata lavica che raggiunse una lunghezza massima di 11 km i cui fronti più avanzati si attestarono ad una quota di circa 600 mt.
La colata lavica durante il suo percorso causò notevoli danni prima distruggendo la ferrovia di Castiglione di Sicilia e interrompendo le vie di comunicazione, quali la ferrovia e la strada Linguaglossa-Randazzo, e successivamente annientando il settore iniziale della borgata di Catena e minacciando da vicino l'abitato di Linguaglossa.
A causa degli ingenti danni provocati dalla colata lavica, i luoghi dell'eruzione furono visitati dal Re d'italia, Vittorio Emanuele III , e dall'ora presidente del Consiglio, Benito Mussolini.

PHOTO: Gaetano Ponte

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