Nel mese di ottobre 2014, l'attività eruttiva dell'Etna è stata principalmente a carico del degassamento da parte di tutti i crateri sommitali, e dalla ripresa di una blanda attività esplosiva/stromboliana al nuovo Cratere di Sud-Est.

I primi segni di risveglio si sono osservati a partire dalla tarda mattinata del 7 ottobre, quando sono stati segnalati dei boati provenienti dal nuovo Cratere di Sud-Est; dalla giornata seguente è stato possibile osservare al meglio tali eventi grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche e si è constatato che le esplosioni avevano un'intensità piuttosto bassa e venivano accompagnate da deboli boli di cenere (foto accanto) e raramente anche dall'espulsione di materiale incandescente fino a poche decina di metri al di sopra della cima del cono. L'attività è proseguita in maniera discontinua per tutto il mese, con intervalli variabili da pochi minuti a diverse decine di minuti, fino a diversi giorni di totale quiete; durante il periodo in oggetto non è variata l'intensità di tali fenomeni, ma si è potuto osservare che le esplosioni venivano prodotte da almeno due delle numerose bocche presenti sulla cima del cono.