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Rapporto mensile sull'attività dell'Etna - Agosto 2014

Nel mese di agosto 2014, si è assistito alla completa cessazione dell'attività subterminale iniziata lo scorso 5 luglio in prossimità della base e del medio fianco orientale del Cratere di Nord-Est, e alla produzione di un ulteriore episodio di energetica attività stromboliana al nuovo Cratere di Sud-Est.

Cartina del quadro eruttivo delle colate del mese di agosto. BASE TOPOGRAFICA = Laboratorio cartografia INGV-OE. MAPPATURA COLATE = Giorgio Costa.
SEC = Cratere di Sud-Est, NSEC = Nuovo Cratere di Sud-Est, BN = Bocca Nuova, VOR = Voragine, NEC= Cratere di Nord-Est.
Fonte della base cartografica: Rapporti settimanali dell'INGV sull'attività eruttiva dell'Etna
| Nota * La propagazione del campo lavico è approssimativa, non del tutto reale

L'eruzione subterminale iniziata lo scorso 5 luglio tra il medio fianco e la base orientali del Cratere di Nord-Est è proseguita senza particolari variazioni nella prima settimana di agosto. La mappa accanto, mostra la posizione di tutte le bocche formatesi nel corso di tale attività, e la propagazione approssimativa del campo lavico.
Già poco prima della fine di luglio, entrambe le bocche all'interno del conetto CN1, avevano sostituito l'attività esplosiva con un notevole degassamento, misto a deboli getti stromboliani, ma proseguiva in maniera sostanzialmente invariata l'emissione di lava. 
Nella tarda mattinata del 1 agosto poco prima delle ore 10:00, in punto ubicato pochi metri a nord-ovest della bocca principale del conetto CN2 formatasi il 25 luglio, si sono osservate impulsive emissioni di cenere; grazie a diversi scatti realizzati da 2900 mt, è stato possibile constatare la formazione di una nuova bocca (prima foto sotto). 

PHOTO: Giò Giusa, 2 agosto

PHOTO: Piero Berti, 2 agosto

PHOTO: Francesco Mangiaglia, 6 agosto

CN2

CN1

1 agosto

25 luglio

PHOTO: Piero Berti, 9 agosto

Il campo lavico si accresceva e si allargava velocemente in altezza grazie alle ripetute sovrapposizioni; nella giornata del 2 agosto, da un punto situato pochi metri a nord-est di CN2, veniva emessa una piccola colata poco alimentata da un conetto di dimensioni piuttosto ridotte (cerchio rosso nella seconda foto sopra) e dopo alcune ore, l'attività effusiva è del tutto cessata. Nei giorni seguenti aumentava il tasso di effusione da CN2 e diversi bracci hanno cominciato a versarsi a valle del punto di emissione avanzando sul pianoro che separa la Valle del Leone dalla Valle del Bove. Le esplosioni più violente lanciavano materiale incandescente fino a 250 mt o in rari casi fino a 300 mt di altezza, ricadendo anche a diverse centinaia di metri intorno al cratere e sul fianco del Cratere di Nord-Est, permettendo al cono di espandersi maggiormente. Tra il 6 ed il 9 agosto era nettamente aumentata l'emissione di cenere dalla bocca del 25 luglio che è riuscita a formare in più casi un sostenuto plume, che veniva alimentato nei momenti di attività più vigorosa (ultima foto sopra). La mattina del 7 ha avuto inizio una debole attività stromboliana al nuovo Cratere di Sud-Est (foto sotto) che è proseguita con lievi fluttuazioni per tutta la giornata successiva fino al 9 agosto, momento in cui l'intensità delle esplosioni cominciava ad aumentare gradualmente e simultaneamente avveniva un'emissione di cenere praticamente continua da CN2, ma si assistiva ad una netta diminuzione dell'ampiezza del tremore vulcanico. Nella notte tra il 8 ed il 9, si è inoltre osservato un notevole aumento del degassamento da parte della Voragine. Un peggioramento delle condizioni meteo nel corso della giornata ha precluso qualsiasi osservazione fino al tramonto, quando si è potuto constatare che sia l'emissione di cenere, l'attività stromboliana e l'effusione di lava dalla frattura sul fianco orientale del Cratere di Nord-Est erano vistosamente diminuiti, tuttavia le esplosioni stromboliane dal nuovo Cratere di Sud-Est subìvano una lenta crescita nella loro intensità e nella loro frequenza. Qui un timelapse che mostra la sequenza degli eventi.

PHOTO: Piero Romano, 8 agosto

PHOTO: Gianluca Radano, 10 agosto

PHOTO: Piero Romano, 10 agosto

Nel corso della notte, da CN2 avvenivano deboli sbuffi di cenere che hanno segnato la definitiva cessazione dell'attività eruttiva da questo punto e l'effusione lavica da CN1 era in notevole decremento, ma erano ancora visibili 2-3 flussi che sono rimasti debolmente attivi fino al pomeriggio successivo, quando si è definitivamente conclusa l'eruzione suterminale di luglio/agosto 2014.
La mattina del 10, il nuovo Cratere di Sud-Est produceva frequenti ma deboli emissioni di cenere scura prevalentemente diluita (foto sotto, a sinistra) accompagnate da modeste esplosioni stromboliane. Poco prima delle ore 07:00, sull'alto fianco orientale del cono si è assistito all'apertura di una bocca effusiva, fenomeno accompagnato da lievi eventi franosi; da tale punto ha avuto inizio una lenta colata che nel corso delle ore successive è avanzata fino alla base del cono, per poi propagarsi verso nord-est, sul campo lavico prodotto a fine dicembre 2013 e a inizio 2014.
Ha avuto così inizio il quarto episodio di energetica attività stromboliana al nuovo Cratere di Sud-Est.
Durante la giornata, l'attività esplosiva si è gradualmente intensificata e veniva prodotta maggiormente da una bocca posta in prossimità dell'orlo sud-occidentale del cono. 
Giorno 11 agosto, i getti erano divenuti continui, raggiungendo i 300 metri di altezza e ricadendo all'interno del cono iniziando così a formare un cono intracraterico in progressiva crescita; si iniziava inoltre ad attivare una seconda bocca esplosiva più ad ovest della prima, dalla quale avvenivano esplosioni meno energetiche e discontinue.

La colata di lava aveva cominciato a dividersi in due bracci, il più alimentato in direzione nord-est ed un secondo verso est, per poi a loro volta suddividersi in ulteriori rami minori. A partire dalle prime ore del 12 agosto, è aumentata anche la quantità di cenere emessa ed erano attive almeno quattro bocche all'interno della cintura craterica. Questo video registrato da Klaus Dorschfeldt nella stessa mattinata mostra come si presentava l'attività eruttiva. In 24 ore i cambiamenti che il cono piroclastico ha subìto sono stati notevoli, e sono ben visibili nella foto sotto che mostra le morfologie del nuovo Cratere di Sud-Est in seguito agli episodi eruttivi del 29-31 dicembre 2013, 14-18 giugno, fino al secondo giorno di vivace attività stromboliana dell'evento del 9-15 agosto 2014. 

La sera del 12, i due rami della colata diretti verso est erano in raffreddamento e si sono del tutto arrestati ad una quota di 2400 mt (vedi mappa a inizio pagina), mentre il braccio principale aveva iniziato a scivolare sul pendio in direzione di Monte Simone (foto accanto): nei giorni seguenti, ulteriori bracci si sono sovrapposti a questo, il minore accostato a sud ed il maggiore a nord. Grazie alla quasi totale assenza di vento, un plume princiapalmente ricco in vapore e contenente deboli quantità di cenere si innalzava per pochi chilometri sopra la cima dell'Etna, senza causare ricadute di materiale piroclastico sui paesi pemontani; le bolle di gas che esplodevano all'interno del cratere causavano in alcuni casi potenti boati in alcuni casi udibili fino a Catania. Una serie di bocche allineate in direzione est-ovest all'interno del cratere produceva attività esplosiva con frequenza ed intensità differenti; nella notte tra il 12 ed il 13, i fenomeni hanno cominciato a subìre alcune fluttuazioni. In modo particolare all'alba del 13, era bel visibile un plume ricco in cenere che è progressivamente diminuito nel corso della mattina, per poi riprendere con vigore dal primo pomeriggio fino alla tarda serata, momento in cui si assistiva alla graduale diminuzione dell'attività stromboliana. Tuttavia, proseguiva in maniera discontinua l'emissione di cenere con intervalli compresi da pochi minuti fino a poche ore. Dalla giornata del 15, anche la colata di lava cominciava a non

PHOTO: Klaus Dorschfeldt, 12 agosto

PHOTO: Gianluca Zappalà, 12 agosto

PHOTO: Gianluca Zappalà, 12 agosto

essere vistosamente alimentata, e non era più presente nè la formazione di un plume, nè di una continua e/o frequente emissione di cenere. Deboli esplosioni stromboliane proseguivano fino al pomeriggio per poi cessare del tutto. L'effusione lavica è invece proseguita, seppur lentamente diminuendo, fino al primo mattino del giorno seguente; i fronti più avanzati della colata si sono arrestati poco dopo aver costeggiato la base meridionale di Monte Simone (quota 1950 mt). 

 

OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI SULL'EPISODIO ERUTTIVO AL NUOVO CRATERE DI SUD-EST L'evento verificatosi tra il 9 ed il 15 agosto è il quarto del genere verificatosi da dicembre 2013 (ep. precedenti: 14-16 e 29-31 dicembre 2013 | 14-18 giugno 2014) e risulta essere la più lunga e la più debole fase eruttiva prodotta dal nuovo Cratere di Sud-Est facente parte di questa tipologia. Anche in questo caso un importante elemento è sicuramente la crescita del cono di scorie; si è assistito al completo riempimento della cintura craterica grazie alla formazione della serie di bocche allineate in direzione est-ovest (vedi foto sotto), che hanno aggiunto almeno un'ulteriore decina di metri, portando così il cono a raggiungere un'altezza di circa 320 metri (3.320 mt). Anche il grande taglio in prossimità dell'orlo sud-est formatosi durante il precedente episodio è stato ricoperto da materiale piroclastico.
Sotto, e in fondo pagina sono presenti alcuni scatti realizzati e gentilmente concessi da Alessio Pezzotta, che nella giornata del 22 agosto ha effettuato un sopralluogo su i due coni del Cratere di Sud-Est.

PHOTO: Piero Berti

PHOTO: Alessio Pezzotta

PHOTO: Piero Berti

Il nuovo Cratere di Sud-Est ha subìto una repentina crescita fin dall'inizio delle sue attività (vedi video accanto), aggiudicandosi così un primato mondiale mai riscontrato nella storia di altri vulcani. Sarà questione di uno, massimo due episodi eruttivi simili a questi ultimi che si sono verificati, e questo cono potrebbe diventare la nuova vetta dell'Etna che da ben 30 anni è il Cratere di Nord-Est (3.329 mt.).

Dopo la cessazione dell'episodio eruttivo del 9-15 agosto, il nuovo Cratere di Sud-Est è rientrato in uno stato di quiete limitandosi a produrre un blando degassamento principalmente a carico delle fumarole sugli orli del cono. L'attività esplosiva dalla frattura presente sul fianco orientale del Cratere di Nord-Est cessata nelle prime ore del 10, non è più ripresa; nell'ultima settimans sono stati effettuati due sopralluoghi sul ciglio delle bocche da Marco Neri (foto in fondo) e Vincenzo Greco. Vincenzo ha constatato che sono presenti alcune fumarole che emettono gas ad alta temperatura.
Durante il resto del mese di agosto non si sono più riscontrate attività esplosive, fatta eccezione di una sequenza esplosiva avvenuta alla Bocca Nuova nel pomeriggio del 18 agosto, accompagnate da una debole emissione di cenere litica. Tale evento è stato nettamente registrato dai segnali sismici dell'INGV-OE ed è stato ripreso da un gruppo di escursionisti presenti in quota. Permane tuttora il degassamento a carico della Voragine e della Bocca Nuova, e non si è assistito ad un aumento nell'emissione di vapore e gas da parte del Cratere di Nord-Est.

PHOTO: Alessio Pezzotta

PHOTO: Alessio Pezzotta

PHOTO:  Marco Neri. Visule all'interno del conetto CN1

PHOTO:  Marco Neri.
Visuale interna del cono CN2

Con il cerchio rosso è indicata la posizione da cui è stata scattata ogni singola foto. Le foto ridimensionate presenti agli angoli degli scatti sopra, sono di Piero Berti

Rapporto pubblicato il: 31 agosto 2014
Autore rapporto: Giorgio Costa

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