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Il parossismo del 28 dicembre 2014 al Cratere di Sud-Est

INTRODUZIONE
La sera del 28 dicembre 2014, il Cratere di Sud-Est (per la precisione il nuovo cono di tale apparato) ha prodotto un nuovo episodio parossistico, il primo dal 2 dicembre 2013 e dopo una totale quiete di oltre quattro mesi.

PHOTO: Lillo Flamingo Beach

EPISODIO PAROSSISTICO DEL 28/12/2014

CRATERE INTERESSATO: nuovo cono del Cratere di Sud-Est

DATA: 28 dicembre 2014

PAUSA DALL'EVENTO PRECEDENTE: 4 mesi circa

INIZIO EVENTO: Ore 17:50

FINE EVENTO: Ore 20:00

DURATA ACME: 2 ore circa

INTENSITÀ: Media

DIREZIONE DEI VENTI: Est-Estnordest

COLATE: Dal fianco orientale, dalla base meridionale

                                          PRELUDIO
Dopo la cessazione dell'eruzione sub-terminale di luglio-agosto e l'episodio eruttivo del 10-15 agosto, l'Etna è entrato in uno stato di relativa quiete.
I primi segni di una ripresa dell'attività eruttiva al nuovo cono del Cratere di Sud-Est, si sono osservati a partire dal
7 ottobre, quando venivano prodotti piccoli boli di cenere talvolta accompagnati da modesti getti stromboliani: tali fenomeni sono proseguiti in maniera stabile per circa un paio di settimane, per poi cominciare a diventare discontinui e ulteriormente più deboli. Nel mese di dicembre, le esplosioni sono state davvero rare.

Nella giornata del 28 dicembre, le condizioni meteorologiche sono state molto pessime, escludendo possibili osservazioni. Tuttavia, nel corso della giornata avveniva un lento e graduale incremento del tremore vulcanico che a partire dalle
17:45 circa, ha subìto un improvviso netto aumento assieme ai segnali sismici e seguito alle 17:50 probabilmente da una violentissima esplosione (cerchiata nel tracciato sismico della stazione ESVO dell'INGV-OE accanto) che ha dato il via al parossismo.

                                                                                                       PAROSSISMO

Queste fasi iniziali sono state del tutto nascoste dalla copertura nuvolosa, ma a partire dalle 18:30 circa era possibile notare dalle zone orientali e nord-orientali del vulcano, un forte bagliore e il plume ricco di cenere e tefra spinto in direzione di Milo, Giarre, Fiumefreddo e Fornazzo, provocando una copiosa ricaduta di materiale piroclastico fine e/o poco grossolano di colore rossastro/marroncino e producente un forte odore di zolfo. Il culmine dell'evento parossistico si è avuto tra le 18:15 e le 19:30, quando i fenomeni avevano iniziato già a diminuire; durante questo lasso di tempo era udibile nel settore della fascia ionica il consueto boato continuo tipico delle fontane sostenute.
In un momento impossibile da poter stabilire, il medio-basso fianco meridinale del vecchio cono del Cratere di Sud-Est, è stato interessato dalla formazione di una
nuova frattura eruttiva, dalla quale ha avuto origine una vistosa colata di lava che dopo aver percorso il terreno sub-pianeggiante alla base della Bocca Nuova, si è divisa in due bracci deviando Monte Frumento Supino e avanzando quindi sulle lave del 2006, e più a valle probabilmente anche su colate meno recenti. Un'ulteriore flusso lavico, è stato prodotto da una bocca posta all'interno della nicchia di distacco formatasi il 11 febbraio 2014, nel corso dell'eruzione terminale di gennaio-aprile: tale osservazione è stata resa possibile grazie ad uno scatto realizzato da Salvo Virzì, presente più in fondo. Questa colata, ha prodotto almeno tre bracci dopo essere avanzata sulle lave emesse tra dicembre 2013 e agosto 2014, per poi riversarsi all'interno della Valle del Bove. Il più settentrionale di questi bracci, ha costeggiato la base meridionale di Monte Simone, arrestandosi dopo poche centinaia di metri.
La persistente presenza delle nuvole in quota, non ha permesso di constatare nemmeno la precisa altezza delle fontane, nè da dove queste abbiano avuto origine e infatti sono stati osservati solo in rari casi i getti incandescenti superare la coltre nuvolosa, ma il bagliore prodotto era notevolmente intenso e si poteva osservare un plume fortemente piegato a causa del vento [foto sotto e ad inizio pagina]. 
Velocemente com'era iniziata, l'attività eruttiva si è velocemente esaurita tra le 
20:00 e le 20:15, momento in cui venivano riflessi sulla copertura nuvolosa esclusivamente i bagliori delle due colate prodotte durante tale episodio. 

PHOTO: Francesco Mangiaglia

                                            CONCLUSIONI

Dopo la cessazione della fontana, tuttavia, il tremore vulcanico non è al momento (15:30) rientrato sui livelli precedenti l'episodio parossistico. Inoltre, ancora all'alba del 29, erano visibili dei bagliori prodotti all'interno del nuovo Cratere di Sud-Est e nella mattinata avvenivano deboli emissioni di cenere, accompagnate da un'emissione notevole di vapore, favorita dagli alti tassi di umidità. Un nuovo peggioramento delle condizioni meteo nel corso della giornata, non permette ulteriori osservazioni. È stato grazie alla luce del sole poter osservare la presenza della nuova frattura tra il fianco e la base del vecchio cono del Cratere di Sud-Est [foto sotto]. La presenza di vapore sulla sommità del cono, non ha permesso di constatare se tale frattura fosse propagata fino all'interno del cratere, nè se questo avesse avuto cambiamenti in altezza o in morfologia. Ulteriori possibili novità saranno prontamente comunicate in seguito, in questo rapporto.
Il parossismo del 28 dicembre, è avvenuto oltre un anno dopo il suo predecessore (2 dicembre 2013), ed è stato preceduto nel corso di questo anno da attività ben diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2011, 2012 e 2013 e che saranno descritte in un ulteriore rapporto a fine dicembre.

PHOTO: Salvo Virzì

PHOTO: Antonio Di Caudo

UPDATE 30/12/2014

Nella serata del 29 dicembre grazie ad una breve finestra di buona visibilità, è stato possibile constatare quali siano stati i maggiori cambiamenti che hanno interessato il Cratere di Sud-Est: la violenta esplosione delle 17:50 sembra aver provocato la distruzione della porzione di cono cresciuta a seguito degli episodi di forte attività stromboliana avvenuti a giugno  e ad agosto, riducendo l'altezza del nuovo Cratere di Sud-Est. Non è ben chiaro ancora se la zona nord-orientale del cono sia stata interessata da modificazioni, e neanche fino a dove si sia propagata la nuova frattura sul fianco meridionale del vecchio cono del Cratere di Sud-Est.
Con il migliorare delle condizioni meteo, è stato possibile osservare che il nuovo cono proseguiva ad emettere cenere in alcuni momenti, mentre nella zona della sella che separa il nuovo con il vecchio cono era in corso una debolissima ma frequente attività stromboliana. Un'ulteriore forte nevicata, tuttora in corso (09:10), non permette di notare altri possibili dettagli.
L'ampiezza del tremore vulcanico è leggermente diminuita, ma senza però raggiungere i valori precedenti l'episodio parossistico

Rapporto pubblicato il: 29 dicembre 2014
Autore rapporto: Giorgio Costa

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